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L’OSTEOPATIA E IL NEONATO
“Ma già così piccoli?”
Questa è una delle domande che viene posta più frequentemente quando si parla di trattamenti osteopatici pediatrici.
L’osteopata tratta anche i bambini appena nati ed è stato dimostrato che questi ne traggono grandi benefici. Infatti, l’osteopatia è presente anche in terapia intensiva neonatale per aiutare i nati prematuri, riducendone la durata di degenza in ospedale. Inoltre, in alcuni paesi europei il neonato viene sottoposto ad uno screening osteopatico nei giorni subito successivi alla nascita, ancor prima di esser dimesso dall’ospedale.
Durante la prima visita, l'osteopata fa una vera e propria anamnesi tramite alcune domande poste ai genitori come il motivo della consultazione, lo stato di salute generale del bambino e lo svolgimento del parto.
Successivamente, il professionista osserva e valuta manualmente il bambino, analizzando la postura e stabilendo se vi siano eventuali asimmetrie o aree “disfunzionali”. Una volta individuate le problematiche, l’osteopata esegue il trattamento basato su delicate tecniche manuali, indolori e per nulla invasive per il neonato.


I genitori potrebbero chiedersi: “ma perché dovrei far visitare mio figlio dall’osteopata?”. I trattamenti osteopatici in età pediatrica sono sempre più richiesti per risolvere alcune problematiche, acquisite prima della nascita o durante il parto, che il bambino può manifestare nei primi mesi di vita.
Si possono approcciare molti disturbi dell’età infantile; tra queste vi è la plagiocefalia (alterazione della forma del cranio) che può essere dovuta alla posizione del feto durante la gravidanza, al tipo di parto.
Inoltre, nei primi mesi di vita del bambino, l'osteopatia potrebbe essere utile anche per tante altre problematiche come: disturbi del sonno, difficoltà di suzione, irritabilità, coliche, singhiozzo ricorrente, rigurgiti/reflusso gastroesofageo e molte altre ancora.


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